MARTEDÌ 5/04

  
Il nord-ovest del Pakistan è stato colpito da una violenta inondazione che ha ucciso 53 persone. La provincia più danneggiata è quella di Peshawar, dove è stata scattata la foto scelta oggi. Il Paese, da sempre, è flagellato dal maltempo. Le alluvioni più devastanti sono state quelle del 2010 e del 2013 che hanno distrutto interi villaggi. Ogni volta le case, costruite per lo più con legno e plastica, vengono spazzate via dalle tonnellate di acqua e fango che si abbattono su di loro.

Oggi le foto vengono realizzate dai corrispondenti delle diverse agenzie (nel caso di quella scelta si tratta di Associated Press) che sono molti. Un tempo, negli anni ’70 e ’80, i fotografi che documentavano questi scenari erano pochissimi, primo su tutti Steve McCurry. Il fotografo più famoso dei nostri tempi si è immerso fino alle spalle nelle acque dei monsoni indiani. Un’esperienza che anni dopo lui stesso ha definito la “vera iniziazione alla fotografia”. Quando i sarti portavano in salvo le loro macchine da cucire sopra la testa, lui faceva lo stesso con la sua macchina fotografica, e intanto scattava. Viene da lì la capacità di molti altri fotografi di imparare a immergersi (letteralmente) nelle storie che raccontano.

Steve McCurry a Gujarat, in India, dove documentava le alluvioni

MARTEDÌ 6/10

A Biot, in Costa Azzurra, Francia. La regione è stata colpita da un’alluvione in cui hanno perso la vita almeno 17 persone. (Eric Gaillard, Reuters/Contrasto)

A Biot, in Costa Azzurra, Francia. La regione è stata colpita da un’alluvione in cui hanno perso la vita almeno 17 persone. (Eric Gaillard, Reuters/Contrasto)

Più di cinquemila case senza elettricità e tutt’intorno l’acqua e il fango. La Costa Azzurra si è allagata e la forza della perturbazione che l’ha investita ha portato via 20 vite. Anche se le autorità hanno precisato che “il bilancio non può essere considerato definitivo, tenuto conto delle difficoltà di accesso alle zone colpite”.

L’allerta meteo era stata classificata inizialmente come “arancio”, ma sarebbe stato meglio dare subito l’allarme rosso. “Se non c’è l’allarme più alto la gente non si preoccupa, non lascia le case”, hanno detto le autorità locali. Così, quando un fiume d’acqua ha travolto Cannes e dintorni, e le case sono rimaste al buio, a tutti gli abitanti non è rimasto che aspettare, e sperare. Oltre al disastro poi, sono arrivati anche gli sciacalli. Nove in totale quelli arrestati a Cannes, mentre tentavano di portar via dalle belle abitazioni tutto quello che riuscivano.

Per riparare ai danni del maltempo, il presidente francese Hollande ha promesso un indennizzo alla Costa Azzura entro tre mesi ma si stima che ci  vorranno non meno di 500 milioni di euro.