VENERDÌ 2/08

Una foto profilo di Facebook. Fra poco il social network introdurrà importanti novità per gli utenti e dalle fotografie si passerà ai video.

Una foto profilo di Facebook. Fra poco il social network introdurrà importanti novità per gli utenti e dalle fotografie si passerà ai video.

Ci sono novità importanti in casa Facebook, e si tratta di fotografia. Il social network sta riprogettando la versione dei profili e pare che le foto, a piacimento dell’utente, potranno diventare dei video da 7 secondi. La foto però non sarà sempre in movimento. Si vedrà il breve video solo quando si accederà alla pagina dell’utente. Nella bacheca comune o nei commenti le immagini saranno quelle fisse a cui siamo sempre stati abituati. E per quanto riguarda l’audio, vale la stessa cosa. Se il video ha dei suoni, questi si sentiranno solo quando si andrà sul profilo specifico e mai quando si navigherà negli spazi condivisi.

Ma il video non è la sola novità che cambierà le cose nel social network di Mark Zuckerberg. La foto profilo potrà essere anche temporanea. Questo significa che si potrà impostarla anche per lasso di tempo che lo stesso gestore del profilo sceglierà. Così, per il periodo scelto dall’utente, ci sarà un’immagine e poi, allo scadere del tempo prestabilito, tornerà quella vecchia. Un’opzione utile, soprattutto per comunicare con una sola immagine se si è in ferie o se non si vuole essere disturbati. Inoltre Facebook chiederà a tutti i suoi utenti di compilare una short bio, cioè una breve biografia, proprio sotto alla propria foto con tanto di spazio per faccine e simboli per chi li vorrà usare. In modo che, come sostengono gli esperti di Facebook,  “emergeranno subito le informazioni che le persone ritengono più importanti quando visitano un profilo”.

Concorsi fotografici, un suggerimento

Scrappy, la cagnolina che vuole vincere l' orangecontest lanciato da una scuola di sci piemontese posa con una sciarpa arancione.

Scrappy, la cagnolina che vuole vincere l’ orangecontest lanciato da una scuola di sci piemontese posa con una sciarpa arancione.

La Snow School Camparient di Mera ha bisogno di un aiuto. Fra le montagne innevate, fra una sciata e l’altra, è nato un contest fotografico con tanto di hashtag: l’#orangecontest. Il colore dominante dello scatto deve essere, come s’intuisce, l’arancione. E chi riuscirà nell’impresa di realizzare la foto più bella, vincerà un biglietto stagionale gratis per il prossimo inverno.

Ma attenzione, c’è già una protagonista indiscussa della gara. Il suo nome è Scrappy ed è una tenera cagnolina che posa felice insieme alla sua padrona con una sciarpa arancione al collo. Anche lei è “orange inside” e già molti la vogliono come mascotte. Scrappy e la sua padrona hanno già totalizzato più di 700 like ma c’è ancora tempo per votare e per assicurare alla bella coppia la vittoria. Se volete votare lo scatto, ecco qui il link che vi serve.

VENERDÌ 05/12

Mark Zuckerberg a Chandauli, India, dove un nuovo centro computer sarà presto operativo.

Un’altra bella idea, un’altra bella storia, un’altra volta il Time. Mark Zuckerberg, trent’anni e ancora tanta voglia di innovare, vola in India a Chandauli, cittadina che nemmeno compare su google maps, a quattro ore di macchina da Nuova Delhi, per il progetto Internet.org e il magazine lo segue.

A Chandauli un terzo della popolazione vive sotto la soglia di povertà e l’accesso a internet era qualcosa di lontanissimo prima che Mark vi portasse il suo progetto. Facebook ha compiuto 10 anni e non è più la novità, non è più nella sua fase di crescita ruggente. Allora bisogna far si che, per garantire una continua crescita del social network, sempre più persone lo usino, e per fare ciò serve garantire un accesso ai pc e alla rete a tutti coloro che ancora non ce l’hanno. Un’alleanza stipulata con giganti della tecnologia del calibro di Ericsson, Nokia e Samsung permetterà che questo, in un lungo periodo, avvenga.

Chanduali non è la prima tappa di Zuckerberg, che affronta i 40 gradi del luogo immancabilmente in jeans e maglietta. Già in Zambia, a luglio, il progetto si è concretizzato. È stata fornita un’app agli amministratori locali delle compagnie telefoniche che vi scaricano i dati, gratis, necessari a supportare nelle aree scoperte da connessione, le principali app e i principali server. Una fase delicata questa, in cui bisogna convincere gli addetti ai lavori locali che conviene investire in un progetto che darà i primi risultati a lungo termine. Maggiore connessione, maggiore educazione, più consumo, più ricchezza. Anche la Tanzania, ad ottobre, si è unita a Zuckerberg che ora ha deciso di lanciare la sfida alle zone rurali dell’India, in una partita ben più difficile delle precedenti.

A Chanduali lo schivo CEO di Facebook ha avuto successo e ha potuto contemporaneamente sposare la causa che da filantropo gli sta tanto a cuore: l’educazione. Zuckerberg ha infatti visitato anche la scuola della cittadina e ha posato con i ragazzi che la popolano.

Nei prossimi mesi, anzi forse è meglio dire anni, vedremo se Internet sarà davvero accessibile a tutti e se il mago di Facebook sarà davvero colui che ne avrà il merito. Per il momento limitiamoci a leggere un esempio di buon giornalismo: Mark Zuckerberg’s plan to wire the world.