La curiosità della settimana – Un messaggio “esplosivo”

Shangai 2014. Spettacolo pirotecnico dell'artista cinese Cai Guo-Qiang

Shangai 2014. Spettacolo pirotecnico dell’artista cinese Cai Guo-Qiang

Dire le cose con un’esplosione. C’è chi lo fa con le parole, chi con un pennello. Chi con le note e chi con un clic. Poi c’è Cai Guo-Qiang, artista cinese ma da anni a New York, che la sua arte preferisce – appunto – esprimerla con la polvere da sparo.

Non si tratta di semplici fuochi d’artificio, si tratta di uno studio appassionato e approfonditissimo di quantità e qualità. Guo- Qiang fa infiammare le polveri da sparo e poi in un secondo, dopo esplosioni e un gran frastuono, ne fa nascere quadri, spettacoli pirotecnici e disegni inimmaginabili fino a pochi istanti prima.

E lo fa sia in cielo – sono ormai famosi i suoi spettacoli pirotecnici con giochi d’artificio “di polveri” da cui nascono fiori e onde – e sul pavimento, dove crea quadri giganti con polveri grigie e nere. “Lo spettacolo più potente è quello dove c’è il fuoco”, spiega l’artista alla Cnn. L’importante è saperlo controllare. E lui sa farlo. Nelle sue esibizioni il pubblico è sempre molto vicino al luogo dove ci sono gli scoppi. L’artista sa dove e come la polvere esploderà, quanta se ne disperderà nell’aria e a quale distanza gli spettatori devono stare. Il resto è puro spettacolo (e divertimento)

L’ispirazione viene dall’antica arte cinese “attraverso cui molti artisti hanno saputo trovare una nuova ispirazione”, racconta Guo-Qiang. Una cultura dove troppo spesso però, ricorda l’artista, la voce del singolo non riesce a farsi sentire. Non è il suo caso, fra botti e esplosioni, il messaggio dei suoi botti – e dei capolavori che ne vengono fuori – arriva forte e chiaro.

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