Ci sono luoghi unici al mondo. Tolgono il fiato per i loro orizzonti, le loro rovine intrise di storia, il loro gemellaggio con la natura. Eppure la maggior parte di questi paradisi sono pericolosi, dilaniati dalle guerre, dal terrorismo. Così attraversare le suggestive montagne del Pakistan o ammirare la vecchia città di Sanaa (patrimonio dell’Unesco) in Yemen diventa quasi impossibile. Ma quanti sono questi luoghi irraggiungibili? Guardafuori ne ha individuati 13 in cui essere turisti è diventata un’impresa. Ma se proprio ci volete andare, non mancano agenzie viaggio disposte a organizzare un’avventura tutta per voi.
Hindu Kush, Darkot Pass. Uno scorcio della scalata più bella del Pakistan
Pakistan – Le scalate sulle rocce dell’Hindu Kush, i siti archeologici dell’Indus Valley, il trekking a Karakoram. Per decenni il Pakistan è stato protagonista del turismo mediorientale, ma ora le sue bellezze sono messe in ombra dai gruppi di terroristi che sistematicamente terrorizzano le città del Paese. L’ultimo attacco kamikaze risale proprio a pochi giorni fa, a Pasqua, quando un terrorista talebano si è fatto esplodere vicino a un’area giochi uccidendo più di 70 persone. Il dipartimento di Stato americano suggerisce ai cittadini di non andare in Pakistan, almeno per ora. Ma, per i più coraggiosi, il
Pakistan Tourism Development Corporation di Islamabad può fornire una lista dei tour operator disponibili a organizzare viaggi.
L’incontro tra Nilo Blu e Nilo Bianco, Sudan
Sudan – Là dove Nilo Blu e Nilo Bianco si fondono, la sicurezza di un viaggio immersi nella natura non c’è più. Nel 2008 in Sudan sono stati assassinati due impiegati dell’ambasciata americana e di recente il presidente del Paese è stato accusato di crimini di guerra. Gli stranieri, in particolare gli europei, sono sempre più vittime di rapimenti o furti. Tutti i più importanti tour operator hanno smesso di organizzare viaggi qui, ma uno resiste: il
Raidan Travel & Tours
Tbilisi, la capitale della Georgia
Georgia – Montagne mozzafiato, escursioni in elicotteri e degustazioni di vino. La Georgia, incastonata fra Russia e Turchia, è la meta perfetta per turisti coraggiosi. Le difficili relazioni con Mosca hanno reso il Paese instabile e poco consigliato dalle agenzia viaggio.
Georgica Travel però continua a operare sul territorio. Pericoloso sì, ma non del tutto sconsigliato.
Le rovine di Baalbek, Libano
Libano – Le rovine di Umayyad, la valle della Beqà con i suoi vigneti e il fascino unico di Beirut fra trasgressione e tradizione. Il Libano è un mix di storia e innovazione incastonato in una posizione geografica tanto suggestiva quanto pericolosa. Il Paese si trova tra Siria e Israele e, con lo scoppio della guerra civile siriana, è stato coinvolto in alcune azioni militari che hanno danneggiato il territorio. Dal 2008 almeno 30 persone hanno perso la vita in Libano a causa del conflitto. Il governo Usa ha fatto sapere ai suoi cittadini che chi andrà in Libano non avrà la garanzia di poter essere aiutato dagli organi diplomatici in caso di necessità. Per chi volesse tentare l’impresa, a Beirut c’è un’agenzia che può essere d’aiuto:
Wild Discovery.
Pyongyang, la capitale della Corea del Nord
Nord Korea – Benvenuti i turisti, purchè compilino montagne di visti prima di partire e, una volta a destinazione, alloggino in un solo hotel, sorvegliati da una guida che li scorterà in giro giorno e notte senza lasciarli un attimo da soli. Niente foto. Niente domande. Solo un tour fra le grandezze architettoniche del Paese del dittatore a cui piace giocare con il nucleare, Kim-Jong un. L’unica via per arrivare qui è la Cina e, proprio da Pechino, l’agenzia
Koryo Tours vi aiuterà a organizzare il viaggio.
Palmyra e le sue rovine patrimonio dell’Unesco, in Siria
Siria – Prima la guerra civile, poi l’arrivo dell’Isis. La Siria è il Paese più pericoloso del mondo, al momento. Le antichissime rovine di Palmyra sono il principale punto d’attrazione, anche se i turisti dovranno aspettare a lungo per tornare a passeggiare fra gli antichi colonnati. Prima conquistate e in parte distrutte dallo Stato Islamico, ora le rovine sono tornate fra le mani delle truppe governative che stanno sminando il sito archeologico per tentare di preservare ciò che resta. Più che di viaggio, qui, si deve parlare di vera e propria avventura. A organizzarla ci pensa
Nawafir Travel & Tours, un tour operator con base a Damasco.
Sanaa, cittadina vecchia, nello Yemen, patrimonio Unesco
Yemen – La città vecchia di Sanaa fa parte del patrimonio Unesco e regala una vista mozzafiato. Ma lo Yemen è ora teatro di guerra, con attacchi alla coalizione saudita sferrati in continuazione dai ribelli con autobombe e attacchi kamikaze. Data la difficile situazione, Israele ha deciso di prelevare i suoi cittadini che erano ancora presenti sul territorio per ragioni di sicurezza. Per gli amanti del proibito c’è
Shibam Tours.
Oued gole, rocce scavate dal vento, Algeria
Algeria – Le escursioni in cammello, le avventure nel Sarah, le rovine romane. L’ Algeria è un gioiello da scoprire ma difficile da raggiungere. Nell’ultimo anno diversi attacchi suicidi hanno gettato lo Stato nel panico e si sono verificati anche rapimenti e uccisioni di turisti. Per questo le autorità americane hanno suggerito ai turisti che arrivano dagli USA di mantenere un “profilo basso” e di non spostarsi lungo i tragitti tipicamente percorsi dai visitatori. L’agenzia
Touareg Voyages è il posto giusto a cui rivolgersi per tentare la sorte.
Moschea Blu, Afghanistan
Afghanistan – La direzione afghana del turismo l’ha dichiarato pochi mesi fa: “Presto tutti i reperti archeologici distrutti dalle guerre verranno curati e riaperti al pubblico”. Quella dell’Afghanistan è una tradizione di storia e di arte ricchissima, ma i conflitti ne hanno distrutta buona parte. La maggior parte delle zone del Paese sono considerate dagli americani ancora “territorio di guerra” e i viaggi qui sono sconsigliati. Un’agenzia californiana, però, non sembra dare ascolto ai suggerimenti e organizza spedizioni in questi luoghi, si tratta della
Pamir Travel.
Rift Valley, fra Eritrea ed Etiopia, depressione di Afar
Eritrea – Ottenere un visto per turisti può richiedere mesi e mesi. L’Eritrea ha infatti una condizione instabile. Prima le guerre intestine, negli anni ’70, poi quelle con lo Yemen e l’Etiopia, hanno portato questo stato a non rialzarsi mai dalla sua crisi e a vivere una lunga ondata di dittature e di corruzione.
Damera Tours è il sito da consultare se non potete fare a meno di un’escursione sulle coste della Rift Valley.
Zimbabwe, il New York Times l’ha nominato, nel 2015, uno dei migliori 20 posti al mondo da visitare. Ma rimane una località molto pericolosa
Zimbabwe – I parchi naturali, le distese senza limiti, la natura e il suo richiamo. Lo Zimbabwe è uno dei luoghi più affascinanti dell’Africa orientale ma il suo più grande problema è la sicurezza. Nonostante dal 2009 la situazione sia migliorata e l’allarme rientrato, il Paese resta tra gli ultimi nella classifica della sicurezza e dell’elevatissimo numero di crimini compiuti, soprattutto contro i turisti. Per chi non riuscisse a rinunciare a un safari, ecco a chi rivolgersi:
Zimbabwe Tourism Authority.
Shwedagon Pagoda, Birmania
Burma, Myanmar (Birmania) – I motivi per visitarla sarebbero molti: una crociera lungo lo spettacolare Irrawaddy River, una gita in mongolfiera sopra Bagan, e una camminata tra l’atmosfera magica del mercato a Yangon, la capitale. Eppure a sorvegliare ogni mossa dei turisti ci sono loro, i soldati del regime. Gli stranieri non sono ben accetti e soprattutto vengono tenuti sotto stretto controllo dai militari. Pare impossibile usare carta di credito o simili. Se proprio non potete fare a meno di partire, di tutto il viaggio può occuparsi il
Myanmar Tourism Promotion Board.
Arco di Ctesifonte, Iraq
Iraq – Le agenzie di viaggio della vicina Giordania ci organizzano viaggi per turisti coraggiosi e invitano a trascorrere lunghi soggiorni tra le rovine archeologiche di cui il Paese è costellato. Ma i migliori siti di viaggio internazionali concordano: da Amman offrono un servizio pericoloso, e sprovveduto. L’ Iraq, per la sua vicinanza alla Siria e per la presenza sul territorio dello Stato Islamico rimane un luogo
off limits.