Hillary Clinton, candidata democratica alla Casa Bianca e Donald Trump, in vantaggio nei sondaggi per lo schieramento dei repubblicani.
Se la corsa alla Casa Bianca del 2016 si giocasse tutta su Instagram, il candidato repubblicano Donald Trump sarebbe in vantaggio con più di 800mila follower. Meno popolare sul social network di fotografie, Hillary Clinton, la “nonna d’America”, democratica e decisa a diventare la prima donna Presidente degli StatI Uniti. Per lei i follower sono poco più di 700mila.
È vero, prima che siano ufficialmente Trump e Clinton a sfidarsi, bisogna aspettare l’esito delle primarie, quelle nei vari stati americani, che decideranno se saranno davvero loro i rappresentanti rispettivamente di repubblicani e democratici. I sondaggi li vedono in vantaggio rispetto agli avversari, ma non è detto che i numeri si traducano in voti, e la storia della politica americana l’ha insegnato più volte.
Quello che di certo c’è, è che la battaglia di questa “horse racing” si gioca anche sui social, e forse per la prima volta, su Instagram. Le foto sono uno strumento efficace, semplice. Avvicinano agli elettori, soprattutto ai più giovani, e comunicano qualcosa in più della personalità dei leader. Così la scelta di fare politica anche attraverso le immagini.
Il profilo Instagram di Hillary Clinton (@hillaryclinton) recita, nella didascalia appena sotto al nome: “Doting grandmother, among other things” (nonna infatuata, tra le altre cose). E poi segue un hashtag che fa capire che è proprio lei la candidata alla Casa Bianca: #Hillary2016. Le foto scelte sono molto varie, con la protagonista sempre in primo piano. Hillary parla con Barack Obama, con qualche suo elettore, con i suoi consiglieri e con i bambini. Non mancano nemmeno le foto storiche, perché del passato di questa signora che dal 1993 al 2001 fu la first lady d’America, al fianco del marito Presidente Bill Clinton, non si può certo non parlare. E così ecco che spuntano le immagini di Clinton che parla alle folle, che posa con lei sotto il gigantesco albero di Natale della Casa Bianca. L’incantesimo di quell’amore sotto gli occhi di tutti gli americani si infranse nel 1998 quando scoppiò lo Scandalo Lewinsky. Furono trovate le prove che il Presidente aveva avuto una relazione extraconiugale con una stagista: Monica Lewinsky. Un colpo duro per Hillary, che prima stentò a crederci e poi cedette all’evidenza. Ma su Instagram nessuna traccia del dolore di quegli anni, dell’umiliazione pubblica. Solo ricordi felici. Solo immagini che invoglino l’elettorato americano a votare una nonna innamorata, un ex-segretario di Stato (con la prima amministrazione Obama) capace, una che in politica ci sa fare perché ci lavora da una vita. Il tutto, molto spesso, su sfondo rosso e blu, quello della bandiera americana.
È una storia molto diversa quella di Donal Trump (@realdonaldtrump), il magnate d’America, l’uomo che su mezza New York ha il suo nome che svetta sui grattacieli e un arcipelago di società e proprietà che viaggiano dalle East alla West Coast. Ama fare le cose in grande Trump e così il suo profilo Instagram si colora di folle che lo accolgono nelle università, negli stadi, per le strade. Un fiume di sostenitori lo segue sempre, e lui li ringrazia: mano alzata a salutare e cappellino da baseball calato sulla fronte, o rosso, o blu. È ironico, divertente, fa facce buffe e raccoglie sorrisi. Non mancano però le sferzate all’avversaria, soprattutto per quanto riguarda il tradimento del marito Bill Clinton. Perché Trump in fondo è populista e sa che gli americani, certe brutte storie, certe macchie, non le dimenticano. Ma il magnate sa anche che al suo elettorato piacciono gli slogan, come quello che si è inventato per “costruire un muro di frontiera con il Messico”, o per dire che “Internet non esiste”. Per arrivare a concludere con: “Il cambiamento climatico è una bufala”. Affermazioni che, in forma di cards scritte, costellano il variopinto mondo Instagram di #TrumpTrain.