La guida di Guardafuori tra le pagine di “The Photographs”, il libro cult del National Geographic

"The Photographs", di National Geographic

“The Photographs”, di National Geographic

C’è un libro che sta facendo il giro del mondo. È quadrato, piuttosto piccolo e in copertina c’è lei: la ragazza afghana che campeggia anche sulla pagina principale di Guardafuori. Instagram, Facebook e Pinterest ne parlano da settimane, cioè da quando è stato ristampato in una nuova, fortunata edizione. Si tratta di “The photographers” di Leah Bendavi-Val per National Geographic.

Nelle 335 pagine che compongono il libro, non ci sono solo belle foto, come ovvio. Ma anche molti spunti. Firme quasi sconosciute, paesaggi mai svelati prima. E poi arrivano i grandi classici, dalle terre polari ai deserti.

L’idea di Guardafuori è – nelle prossime settimane – di provare a raccontare cosa c’è dentro a questo volumetto così di moda. È un “must have” del 2016, di cui però si vuole spesso far vedere solo la copertina, come a dire “anche io ce l’ho”. E invece bisognerebbe guardarci dentro, tanto e a lungo. Solo così si scoprirebbero le avventure di un genio della fotografia come  George F. Mombley, l’artista di questo primo post dedicato al libro.

George F. Mobley, per 33 anni membro del National Geographic, mentre pagaia e si scatta una foto. Un "selfie" d'autore

George F. Mobley, per 33 anni membro del National Geographic, mentre pagaia e si scatta una foto. Un “selfie” d’autore

C’è un posto dove Mombley non sia stato? Forse no. Fotografo per Nat Geo da oltre 30 anni, ha scattato alla Casa Bianca così come in Mongolia, fino in Africa. Per ogni foto fatta, si potrebbe sempre usare lo stesso commento: “Sembra un quadro”.

una strada dell'Arkansas

Una “comune” strada dell’Arkansas

Il segreto del fotografo è quello di attenersi alle semplici regole del colore. Chiaro con chiaro, scuro con scuro. Facile a dirsi, a farsi un po’ meno. Ma per Mombley è naturale. Il soggetto può essere una pozzanghera come un pastore di renne, non fa differenza. Sullo sfondo ci può essere un arcobaleno un un iceberg, poco importa.

Pastore di renne, Finlandia

Pastore di renne, Finlandia

Mombley è un nome che ricorre spesso nelle grandi esibizioni di fotografia ma che passa in secondo piano di fianco a giganti del calibro di McCurry o Alan Harvey. Loro rilasciano interviste, scrivono libri, fanno video di fotografia dove insegnano ai fan come scattare nella maniera più particolare e insieme corretta possibile. Mombely è invece schivo. Quasi nessuna intervista, quasi nessun contatto con la stampa. Meglio la natura, meglio il silenzio del deserto di Atacama, per esempio

Deserto di Atacama

Deserto di Atacama

Luce e ombra si fondono, come in un quadro. E questo avviene in tutti gli altri scatti del fotografo. E Guardafuori ne ha scelti alcuni per voi, che non potete proprio farvi sfuggire

 

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